José Mourinho, che si sta sforzando per costruire la sua squadra, ha spiegato quanto creda che i suoi giocatori debbano essere fortemente motivati.
Sebbene il manager sia conosciuto come un eccellente “allenatore di uomini”, capace di estrarre il massimo dalla sua squadra, è convinto che la voglia di far bene debba venir fuori dal singolo.
Mourinho sostiene che i suoi metodi motivazionali possano funzionare solo con giocatori disposti a raggiungere le loro massime potenzialità, per questo cerca calciatori con una mentalità introspettiva.
“Credo che sia una cosa che vada oltre la natura delle persone,” ha rivelato a UEFA durante una recente conferenza di allenatori. “È chi sei, e ho sempre pensato che questa fosse la mia più grande motivazione. Penso che quando hai bisogno di motivazioni dall’esterno, tu non sia forte quanto potresti essere. Le fonti di motivazioni esterne sono esattamente questo: motivazioni dall’esterno.”
“La motivazione può appartenere a te stesso. È un po’ come la mia personalità da leader. Quando devo motivare dei giocatori, io sono la fonte di motivazione extra per calciatori già motivati. Ma quando devo motivare giocatori non motivati, non sono più la fonte extra, ma la fonte principale e ciò non basta.”
“È una cosa che riguarda te. Non puoi aspettare che siano gli altri a motivarti. Non puoi aspettare che siano gli altri a criticarti, devi essere auto-critico. Non puoi aspettare che siano gli altri a elogiarti, cosa che forse non faranno mai. Devi giudicarti da solo, analizzarti ed essere introspettivo. Devi capire quando stai facendo bene o male e quando hai bisogno di migliorare.”
“Penso che sia una cosa che riguardi l’individuo. Le persone che ci circondando sono esterne, sono fonti di motivazione extra.”
Giuseppe Lodato