Ole Gunnar Solskjær prende pubblicamente le difese di Paul Labile Pogba, bersagliato di critiche dai media e vittima anche di insulti razzisti, insistendo che tutto il Manchester United è al fianco del fuoriclasse francese.
Il manager dei Red Devils, alla vigilia della sfida contro il Crystal Palace, ha espresso tutto il proprio rammarico per quanto accaduto al proprio giocatore in questa settimana, assicurandogli il pieno sostegno del club.
Questi i punti principali trattati da Solskjær nella conferenza stampa pre-match:
Crystal Palace avversario temibile
“Sarà una partita difficile, come lo sono tutte le partite in Premier League. Ogni avversario rappresenta una sfida diversa e, naturalmente, loro sono una squadra ben organizzata; hanno ritmo, sono bravi nei contropiedi e sui calci piazzati. Dovremo fare del nostro meglio su ogni fronte: attaccare bene, riconquistare palla quando la perderemo e dovremo essere forti anche sui calci piazzati.”
Sugli insulti razzisti a Paul Labile Pogba
“Paul [Labile Pogba] sta bene, ha una carattere forte e tutto questo lo rafforzerà ancora di più. Non posso credere che ci ritroviamo ancora qui, nel 2019, a discutere di questi casi. I social network sono un posto dove le persone possono nascondersi dietro a una falsa identità… Non spetta a me decidere, ma ci sono così tanti Ole Gunnar Solskjær su Twitter – e nessuno di loro è me – e bisognerebbe fare qualcosa a riguardo. Dobbiamo proteggere le persone. Quando ci sono minacce di morte e insulti razzisti, bisogna prenderli sul serio. Per quello che possiamo fare come Manchester United, non vieteremo ai nostri giocatori di usare i social network, ma dobbiamo diffondere un giusto messaggio e dobbiamo fermare questi casi.”
Chi batterà il prossimo calcio di rigore?
“Sono sicuro che vedremo di nuovo [Paul Labile] Pogba segnare un rigore per il Manchester United. Continuiamo ad allenarci sui rigori e Marcus [Rashford] e Paul [Labile Pogba] continueranno ad essere i nostri rigoristi. Non lascio la decisione soltanto ai giocatori, non c’è anarchia – dove tutti possono fare quello che vogliono – e anche l’anno scorso ne abbiamo nominati diversi, come Marcus [Rashford], Jesse [Lingard] e Paul [Labile Pogba]. Non lascio decidere a loro.”
Il sostegno dello spogliatoio a Paul Labile Pogba
“È naturale per noi, ci prendiamo cura l’un l’altro e non vedrete mai uno dei nostri criticare un proprio compagno sui social network o attraverso i media.”
Marco Antonucci