Ole Gunnar Solskjær ha analizzato il pareggio del Manchester United in casa del Tottenham Hotspur parlando, fra le altre cose, dell’importanza del ritorno di Paul Labile Pogba e del discorso fatto ai giocatori all’intervallo dopo una prima frazione di gioco non esaltante.
Il manager norvegese è parso soddisfatto soltanto a metà per quanto visto nella partita che ha segnato il ritorno al calcio giocato dei Red Devils, ma traendo vari aspetti positivi da questa sfida e in particolare dal rientro di una delle colonne della squadra come Pogba.
Il francese, partito dalla panchina, sembra essersi trovato a meraviglia con Bruno Fernandes, procurandosi il rigore che lo stesso asso portoghese ha poi trasformato per il goal del definitivo 1-1.
Questi i punti chiave delle interviste rilasciate da Solskjær nel dopo-partita a MUTV e alla pay-TV britannica Sky Sports.
IL RITORNO DI POGBA
“È felice di essere tornato in campo. Il suo incubo con gli infortuni è durato 9/10 mesi. Non è rimasto infortunato per 10 mesi [consecutivamente]; era quasi tornato [mesi fa] lavorando sodo, per poi infortunarsi nuovamente ed essere costretto a sottoporsi ad un’operazione. Era già vicino al ritorno prima del lockdown e adesso è finalmente potuto tornare. Sono sicuro che tutti abbiano visto la sua grande voglia di giocare. È un grande, grandissimo giocatore.”
I CAMBI HANNO FATTO LA DIFFERENZA
“Penso che i giocatori entrati in campo [dalla panchina] abbiano fatto la differenza. Nemanja [Matić] è stato fantastico. Naturalmente, il contributo di Paul [Labile Pogba] è stato facile da notare. Ha fatto il passaggio della serata quando ha servito Marcus [Rashford] e ha anche prodotto la giocata della serata quando ha subito il fallo da rigore. Paul è uno dei migliori giocatori al Mondo ed è bello averlo di nuovo a disposizione. Lavorando sodo, avrà una forma ancora migliore e giocherà di più nelle prossime occasioni. Questa è una squadra diversa da quella che era quando si fece male [ad inizio stagione]. È arrivato Bruno [Fernandes], la squadra in generale stava vivendo un ottimo momento prima del lockdown.”
PRESTAZIONE DOMINANTE
“Sono deluso, ad essere onesto. Credo che questa performance meritasse più di un punto. Non ricordo neanche un pericolo creato da loro nel secondo tempo. Neanche nel primo sono stati granchè insidiosi. Hanno trovato il goal dal nulla, più o meno, e hanno avuto solo un’altra grande occasione. David [de Gea] ha compiuto un’ottima parata sul colpo di testa di Son [Heung-min], ma – a parte ciò – era solo questione di tempo prima che segnassimo anche noi. Abbiamo bisogno di essere più cinici. Quando abbiamo giocato e vinto 1-0 contro il Tottenham [a Londra] lo scorso anno, la nostra performance non fu neanche lontanamente [positiva] come quella di stasera. Questa è stata una prestazione dominante e credo che nella ripresa abbiamo dimostrato di poter creare delle occasioni anche contro le squadre che si chiudono in difesa.”
IL MESSAGGIO AI GIOCATORI ALL’INTERVALLO
“Nel primo tempo siamo stati troppo lenti e sembrava che alcuni giocatori avessero dei dubbi in testa riguardo la propria condizione atletica, le proprie qualità, sul poter tornare a giocare e sul fatto di doverlo fare con questo tipo di atmosfera, ma bisogna credere in sé stessi. Bisogna giocare con più velocità, facendo un tocco in meno, giocare la palla una frazione di secondo più veloce, facendo passaggi più difficili, correndo di più, pressando meglio e fidandosi di sé stessi. Questo è stato il mio messaggio.”
ALLA RICERCA DEL PERFETTO EQUILIBRIO
“Siamo un club che vuole sempre far giocare insieme i migliori giocatori al Mondo. Dobbiamo semplicemente trovare un equilibrio fra attacco e difesa. È sempre una parola chiave quando si costruisce una squadra e penso che Paul [Labile Pogba] oggi abbia dimostrato di poter giocare insieme a Bruno [Fernandes]. Paul si è procurato il rigore e Bruno lo ha trasformato.”
SUL RIGORE ANNULLATO DAL VAR
“Non penso che ci fosse fallo su Bruno [Fernandes], ma penso che l’arbitro abbia rivisto la propria decisione perché Marcus [Rashford] aveva trattenuto [Serge] Aurier, dunque non era comunque molto convinto nell’assegnare il rigore.”