lunedì , 25 Novembre 2024
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Le strane pretese della Football Association

Sabato 2 Aprile 2011, si svolge, ad Upton Park, l’incontro tra West Ham United e Manchester United: le squadre sono sul 2-2 (con i Red Devils che si erano ritrovato, dopo mezz’ora, sotto di 2 gol) e, dopo un’incursione in area di rigore di Fábio da Silva, l’arbitro (Lee Mason) decide di concedere un tiro dal dischetto ai mancuniani a causa di un fallo di mano commesso da Matthew Upson. Sul dischetto va Wayne Rooney che, ovviamente, spiazza Robert Green e porta lo United sul 2-3 (la partita, poi, finirà 2-4 con l’ultimo gol che verrà messo a segno da Javier Hernández) e, durante l’esultanza, accade il fattaccio: l’attaccante di Liverpool strilla delle parole poco educate (“What? Fucking what??”) davanti ad una telecamera e, per questo, la Football Association (dopo averlo trattato come un assassino) decide di squalificarlo per 2 giornate, tra le quali è compresa la semifinale di F.A. Cup contro il Manchester City (che vedrà gli uomini di Mancini uscire vittoriosi per 1-0 grazie a Yaya Touré). Ora, tutti voi sapete benissimo cosa è successo venerdì scorso durante la gara tra Montenegro e Inghilterra e credo che sappiate, anche, le conseguenze di tutto ciò, ovvero, 2 giornate di squalifica a Rooney, da scontare, chiaramente, durante i campionati europei della prossima estate. Bene, tutto ciò non è andato giù ai vertici della F.A., i quali hanno, già, presentato un ricorso per far sì che le giornate di squalifica vengano ridotte da 2 a 1 sola. Per carità, io sono, e sarò sempre, dalla parte di Rooney, ma mi viene spontantea una domanda: è più grave dire delle parole colorite davanti ad una telecamera (cosa, tra l’altro, plausibile, vista la foga agonistica del momento, e che fanno, praticamente, tutti i giocatori ad ogni partita) o rifilare un calcio ad un avversario? Tra parentesi, nel ricorso, la Football Association ha fatto presente che Wayne “si è comportato da persona matura, dopo la partita, andandosi a scusare con l’avversario e dimostrando, quindi, di aver capito l’errore.” Non c’è nulla di male, se non fosse per il fatto che, dopo l’episodio dell’Aprile scorso, Rooney si sia comportato nella stessa, identica, maniera (chiese scusa pubblicamente) e, nonostante tutto, sia stato, comunque, squalificato. Cara Football Association, prima, squalifichi un giocatore per due giornate con una motivazione ridicola (a dir poco), poi, pretendi che la UEFA non gli riservi lo stesso trattamento per un episodio assai più grave?
Si raccoglie quel che si semina, imparatelo.

“La F.A. dovrebbe rendersi conto di chi è che ha fornito, nel corso degli anni, il maggior numero di giocatori alla Nazionale Inglese. Magari, potrebbero essere contenti di tutto ciò e realizzare quanto siamo importanti per l’Inghilterra, invece di trattarci come delle m***e.”

-Sir Alex Ferguson-

Nicolò Temperoni

Bio di Red Army Italy

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