venerdì , 22 Novembre 2024
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Manchester United 8-2 Arsenal – FA Premier League 2011/2012

Il Manchester United distrugge l’Arsenal di Arsène Wenger con un leggendario 8-2, rispondendo nel migliore dei modi alla pesante vittoria del Manchester City nel pomeriggio, e riconfermandosi in testa alla Premier League a punteggio pieno (9 punti su 9, ben 13 goal realizzati e 3 subiti).
I ragazzi di Ferguson hanno disputato una partita perfetta, infliggendo una pesante umiliazione ai Gunners e dando un’altra conferma delle grandi qualità della rosa e dei suoi giovani talenti.
Gli eroi di giornata sono stati diversi, ma fra tutti spunta un immenso Wayne Rooney (autore di una tripletta) che ha raggiunto quota 152 goal con la maglia del Manchester United ed entrando, così, nella top 10 dei migliori marcatori di sempre del club.

La cronaca

Ferguson si affida ancora al 4-4-2, che tanto ben sta fruttando in questo inizio di stagione, e schiera questa formazione: de Gea in porta; Smalling-P. Jones- J. Evans-Evra la linea difensiva, mentre a centrocampo spazio alla coppia Cleverley-Anderson al centro con l’appoggio di Nani ed Ashley Young sulle fasce. In attacco riconfermata la coppia Rooney-Welbeck.
Wenger risponde schierando Szczęsny in porta, mentre la linea difensiva è composta dai giovanissimi Jenkinson, Djourou, Koscielny e Traoré. A centrocampo spazio al trio Rosický-Coquelin-Ramsey, in attacco il tridente composto da Walcott e Arshavin sugli esterni con van Persie come unica punta.

Lo United parte subito bene e al secondo minuto va già al tiro con Clevlerey dal limite, ma senza centrare il bersaglio. Un minuto dopo è Rooney a provarci dalla distanza, ma il tiro è troppo centrale per creare problemi a Szczęsny.
Al 6° Ashley Young si inventa un assist d’oro per Welbeck, mettendolo a tu per tu con il portiere, ma il giovane attaccante inglese non lo sfrutta a dovere e spedisce a lato.
Lo United continua a premere, ma non va oltre ad un colpo di testa fuori misura di Welbeck.
Al 17° si fa vivo l’Arsenal per la prima volta, ma il tiro da fuori di Rosický viene deviato in angolo da un difensore. Passano altri quattro minuti e si sblocca il risultato.
Anderson raccoglie la respinta della difesa su un cross di Evra e, cogliendo tutti di sorpresa, si inventa una palombella che imbecca Welbeck nell’area piccola: il numero 19 dei Red Devils vince il duello areo con Djourou e Koscielny, beffando Szczęsny con un preciso colpo di testa.
Al 21° Manchester United avanti 1-0 e secondo goal stagione per Danny Welbeck.
Due minuti dopo i Red Devils sfiorano il raddoppio con Smalling che, servito ottimamente da un passaggio filtrante di Rooney, spedisce di poco a lato un diagonale da dentro l’area di rigore.
Sembra un match già in discesa per lo United, ma al 25° accade l’episodio che rischia di cambiare la partita: Arshavin avanza sulla trequarti e lancia Walcott in area, il quale si lascia cadere con molta facilità dopo un lieve contatto con Jonny Evans. L’arbitro Webb esita qualche secondo, ma alla fine concede il calcio di rigore in favore dell’Arsenal.
Dal dischetto si presenta lo specialita Robin van Persie, mentre de Gea si ritrova ad affrontare un calcio di rigore per la prima volta con il Manchester United. Il numero 10 dei Gunners calcia un preciso rasoterra alla destra del portiere, ma de Gea intuisce e para il calcio di rigore. Pubblico e giocatori in delirio per la prodezza del numero 1 spagnolo. Mentre van Persie si dispera a terra.
Non passa neanche un minuto e al 27° l’Arsenal paga ancora di più l’errore dal dischetto:
Traoré respinge un cross dalla sinistra di Rooney, proprio, sui piedi di Ashley Young. L’ala della nazionale inglese, dopo aver scartato Coquelin con un bel dribbling, lascia partire un meraviglioso tiro a giro che si infila all’incrocio dei pali. Nulla da fare per il portiere e 2-0 per il Manchester United.
Una perla d’autore quella di Ashley Young, uno dei goal più belli degli ultimi anni.
L’Arsenal prova a reagire dopo il doppio colpo psicologico, ma de Gea si supera ancora una volta al 30°. Arshavin lascia partire un velenoso rasoterra dal fuori, lo spagnolo respinge egregiamente ed ha un grande riflesso sul tiro van Persie sulla ribattuta. Sul ribaltamento di fronte, Welbeck sfiora il 3-0 con un colpo di testa in tuffo che si perde sul fondo.
Quattro minuti dopo lo stesso attaccante, però, è costretto a lasciare il campo per via di uno stiramento durante uno scatto. Al suo posto entra Javier Hernández.
Un minuto dopo, al 36°, Arshavin ci prova ancora da fuori ma senza centrare lo specchio della porta. Due minuti dopo Nani si incarica della battuta su una punizione dalla distanza, ma anche il portoghese non c’entra il bersaglio. Al 40° minuto, però, lo United ha un altro calcio di punizione interessante, stavolta dal limite dell’area. Se ne incarica Rooney che, dopo un breve scambio con Ashley Young sul punto di battuta, lascia partire una traiettoria impredibile che si infila all’incrocio dei pali. Szczęsny, stavolta, arriva a toccare il pallone ma non riesce ad impedire che si insacchi di nuovo. 3-0 e partita che sembra diventare a senso unico.
Al 46°, nel primo dei tre minuti di recupero concessi nel primo tempo, Rooney prova a beffare il portiere con un tiro da centrocampo ma Szczęsny riesce a recuperare in tempo la posizione.
Il primo tempo sembra già finito, ma al 47° l’Arsenal torna in partita: Rosický serve alla perfezione Walcott in area, il quale batte de Gea con un potente rasoterra e rende meno amaro il punteggio all’intervallo.
Dopo 3 minuti e mezzo di recupero si va, dunque, al riposo sul risultato di 3-1 in favore di uno United eccezionale.

Nella ripresa entrambe le squadre si ripresantano in campo con lo stesso 11 con cui hanno concluso il primo tempo. L’Arsenal sembra partire meglio ed avere più foga, ma è ancora lo United a creare occasioni su occasioni.
Al 47° Nani sfonda sulla destra e mette un cross basso in area, Hernández lo controlla e appoggia il pallone all’accorrente Ashley Young. Il numero 18 dei Red Devils scarica un potente rasoterra ma Szczęsny risponde alla grande, deviando il tiro con un grande tuffo.
Due minuti dopo, Nani si infila ancora in area dalla destra ma stavolta prova un cucchiaio che si perde sulla parte alta della rete. L’Arsenal non ci sta a subire e prova a reagire con forza, ma de Gea compie un altro miracolo su van Persie al 52°. L’attaccante olandese calcia al volo da dentro l’area di rigore, ma lo spagnolo compie un altro miracolo volando alla sua sinistra e respingendo il pallone.
Passano altri tre minuti e Arshavin, dopo essersi inserito con abilità in area, si vede deviata all’ultimo momento la propria conclusione.
Al 58° torna a farsi vivo lo United, sprecando una grande occasione con Cleverley. Il quale calcia troppo debolmente da ottima posizione, consentendo al portiere dei Gunners di compiere una facile parata. Due minuti dopo è invece Ashley Young a scontrarsi, ancora una volta, con l’abilità del portiere polacco. Il quale è abilissimo a respingere un potente tiro ravvicinato dell’inglese, quanto fortunato nel vedere Nani scivolare sul pallone nella ribattuta.
Ma la retroguardia dell’Arsenal è costretta a capitolare tre minuti dopo, al 63°, grazie ad un’altra magia di Wayne Rooney.
Lo United conquista un’altra pericolosa punizione al limite dell’area, Rooney, dopo essersi fatto di nuovo restituire la palla da Ashley Young, beffa ancora una volta Szczęsny con una traiettoria precisa. Stavolta il portiere londinese resta immobile e United che trova il 4-1, chiudendo di fatto l’incontro.
Il quarto goal è il colpo del definitivo KO per l’Arsenal, che è costretto a vedersi battuto di nuovo tre minuti dopo:
Rooney, accerchiato da 3 difensori, si inventa un assist d’oro per Nani che, scattato sul filo del fuorigioco, non ha problemi a battere il portiere con un pregievole cucchiaio. Splendido goal anche del portoghese e punteggio che comincia a farsi pesante. 5-1 al 66°.
Dopo il quinto goal, Ferguson richiama in panchina lo stesso Nani e l’ottimo Anderson per far posto all’eterno Ryan Giggs e alla bestia nera dei Gunners: Park Ji-Sung.
Dopo un meraviglioso pallonetto di Rooney dalla distanza, stampatosi con sfortuna sul palo a portiere battuto, ecco che il sudcoreano conferma la sua vena realizzativa contro il club londinese.
Park elude brillantemente la marcatura di Djourou e, dopo uno scambio con l’onnipresente Ashley Young, batte il portiere con un potente e preciso diagonale. Al 69° Manchester United che conduce 6-1 su un Arsenal distrutto ed umiliato.
I londinesi, però, cercano di tirar fuori il proprio orgoglio e segnano la rete del 6-2 con van Persie al 73°. L’olandese, lasciato completamente libero nei pressi dell’area piccola, non ha problemi a battere de Gea con una potenta conclusione ravvicinata.
Due minuti dopo, però, i Gunners restano in 10 per via della doppia ammonizione di Jenkinson. Rooney, stavolta, non sfrutta al meglio la punizione dal limite ma si rifa pochi minuti dopo.
Evra si infila in area di rigore e viene spinto a terra da Walcott: Webb non ha dubbi e concede un calcio di rigore anche al Manchester United.
Dal dischetto va Wayne Rooney, che spiazza senza problemi Szczęsny e sigla una splendida tripletta. All’81° punteggio che si fa ancora più pesante, 7-2 per lo United.
Dopo un timido tentativo da fuori di Ramsey, lo United trova il tempo di siglare anche l’ottavo goal.
Giggs avanza sulla sinistra e serve A. Young dentro l’area di rigore, il numero 18 dello United fa partire un altro tiro a giro da urlo e batte di nuovo il portiere. Al 90° il tabellone, sotto l’incredulità mista a felicità dei tifosi Red Devils, segna il punteggio di 8-2 per lo United.
Prima della fine, addirittura, Park sfiora anche il nono goal con una conclusione che sorvola la traversa.
Dopo tre minuti di recupero, si chiude una partita che entrerà nella storia e nella memoria di tutti i tifosi dello United: un 8-2 terrificante, che conferma la grande forza della nuova rosa e gli evidenti limiti di un Arsenal indebolitosi vistosamente.

Quarta vittoria su quattro incontri stagionali, di cui 3 di campionato, e primato in classifica mantenuto a punteggio pieno insieme al City. Il quale, nonostante la roboante vittoria in casa del Tottenham Hotspur, ha ben poco da sorridere ed illudersi difronte ad uno United sempre più solido e più forte.

L’Analisi

Analizzare match del genere, solitamente, non è una cosa molto difficile visto il punteggio. Però, tralasciando il lato emotivo della meravigliosa vittoria di oggi, mi piacerebbe far notare alcuni punti.
Partiamo dalla difesa: abbiamo concesso molte occasioni oggi, ma c’è da dire che è naturare visto il tipo di gioco offensivo dei Gunners ed il fatto che abbiamo affrontato l’incontro a viso aperto. David de Gea ha giocato una partita mostruosa, magari poteva fare qualcosina in più sulla rete di Walcott, ma ha compiuto 4 grandi parate (fra cui una su un calcio di rigore di uno specialista come van Persie) ed ha mostrato grande sicurezza nei propri mezzi e nelle uscite. Cosa che era mancata nei precedenti match, segno che il suo era soltanto un problema psicologico e non di certo tecnico. Smalling ha annullato Arshavin sulla sua fascia, confermando che sa essere un giocatore molto duttile, mentre la coppia centrale Jones-Evans ha tenuto a bada van Persie. Sebbene lo abbiano lasciato un po’ troppo solo in un paio di circostanze (fra cui quella del goal del 6-2). Evra non ha dovuto fare un grande lavoro in fase difensiva, visto anche che Walcott oggi non era al massimo della forma, ma si è proposto spesso e volentieri in fase offensiva e si è anche procurato un rigore.
A centrocampo, invece, la coppia Cleverley-Anderson ha lavorato molto (e bene) facendo girare il pallone a dovere e creando molti assist. Tom non è stato fortunato nell’occasione del possibile 4-1 (poi arrivato pochi minuti dopo), ma il ragazzo continua a stupire e a migliorarsi partita dopo partita.
Il brasiliano, invece, sembra esssersi ricordato come si gioca a calcio negli ultimi mesi e sta facendo ciò che gli si chiedeva da diverso tempo: disegnare palloni interessanti, far girar palla e pressare. Lo sta facendo egregiamente e l’assist per il goal che ha sbloccato la partita è il giusto premio ad una prova eccellente. Nani, come sempre, ha fatto un ottimo lavoro e diventa sempre più letale negli scatti (un suo limite era l’eccessiva lentezza dell’avanzare) e la tecnica è sempre quella che sa far girare la testa agli avversari.
Ashley Young, beh, che dire? Ha fatto due goal assurdi ed ha sfornato centinaia di palloni interessanti. Dire che sta rendendo in una maniera eccezionale sarebbe, perfino, riduttivo. Al momento, indubbiamente, è il miglior acquisto dell’ultima estate.
In merito al capitolo attaccanti, oltre a spendere parole d’elogio per il solito ed unico Wayne (attenti Law e Charlton, non credo ci metterà molto a raggiungervi), sono stato impressionato dalla prova di Welbeck. Il ragazzo pare giochi da anni nello United, si trova a meraviglia con i compagni e c’è grande sintonia. Impressionante il modo in cui ha fatto fuori i suoi due marcatori in occasione del goal, eppure non si tratta di un ragazzo con un grande fisico. Ciò denota grande abilità tecnica e tattica.

Analizzata la prova singola di ogni giocatore, ora passiamo all’analisi generale della squadra: sembra ormai chiaro che i ritmi di gioco e le geometrie, oltre ad essere migliorate, sono anche diventate più rapide e pungenti. Questo tipo di gioco già dava i suoi frutti con ritmi più blandi, figuriamoci ora. Sono molto ottimista in prospettiva futura, visto anche il numero consisente di ricambi in rosa. Staremo a vedere, ma cè da dire che con questo United sognare è lecito.
Prossimo appuntamento: Sabato 10 Settembre al Reebok Stadium, difronte il Bolton Wanderers. Go Red Devils!

Il Tabellino

Manchester United FC 8
1 David de Gea; 12 Chris Smalling, 4 Phil Jones, 6 Jonny Evans, 3 Patrice Evra [C]; 17 Nani (67°, 13 Park Ji-Sung), 23 Tom Cleverley, 8 Anderson (67°, 11 Ryan Giggs), 18 Ashley Young; 10 Wayne Rooney, 19 Danny Welbeck (35°, 14 Javier Hernández).
Allenatore: Sir Alex Ferguson

Arsenal FC 2
13 Wojciech Szczęsny; 25 Carl Jenkinson, 20 Johan Djourou, 6 Laurent Koscielny, 30 Arman Traoré; 7 Tomáš Rosický, 39 Francis Coquelin (61°, 15 Alex Oxlade-Chamberlain), 16 Aaron Ramsey; 14 Theo Walcott (83°, 46 Henri Lansbury), 23 Andrei Arshavin; 10 Robin van Persie [C] (83°, 29 Maouane Chamakh).
Allenatore: Arsène Wenger

Marcatori: 21° Danny Welbeck [MU], 27° Ashley Young [MU], 40° Wayne Rooney [MU], 47° (Primo tempo) Theo Walcott [A], 63° Wayne Rooney [MU], 66° Nani [MU], 69° Park Ji-Sung [MU], 73° Robin van Persie [A], 81° Wayne Rooney (Rigore) [MU], 90° Ashley Young [MU].

26° David de Gea [MU] para un calcio di rigore a Robin van Persie [A]

Arbitro: Howard Webb

STATISTICHE
25  Tiri totali  20
14  Tiri nello specchio  8
11  Tiri fuori  12
Calci d’angolo  5
Falli  8
Cartellino giallo 3
Cartellino rosso  1
56%  Possesso (%)  44%
Spettatori: 75.448
FA Premier League 2011/2012, Domenica 28 Agosto 2011, Old Trafford (Manchester, United Kingdom).
Marco Antonucci

Bio di Red Army Italy

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