Si conclude con uno spettacolare successo la vincente cavalcata dello United nella Premier League 2010/2011. I Red Devils battono 4-2 un ottimo Blackpool, concludendo la stagione da imbattuti nelle gare casalinghe. Successo che, fra l’altro, spegne le polemiche della vigilia da parte del Wolverhampton che “minacciava” eventuali esposti alla FA in caso di eccessivo turn-over da parte dello United (i Wolves, insieme a Birmingham City e Wigan Athletic, erano coinvolti nella lotta salvezza assieme al Blackpool).
Se da una parte il successo di oggi rispecchia a pieno la trionfale stagione del Manchester United, dall’altra non rende giustizia alla buonissima stagione del Blackpool e condanna i Seasiders alla retrocessione.
LA CRONACA
Ferguson, come annunciato alla vigilia, lascia a riposo diversi elementi titolari e schiera una formazione che è un mix fra qualche titolare e qualche riserva. In porta confermato Edwin van der Sar, oggi capitano per la sua ultima partita all’Old Trafford, mentre in difesa spazio alla linea composta da Rafael-J. Evans-Vidić-Evra. Al centro del campo, invece, schierati Fletcher, Scholes ed Anderson con Nani e Park sulle ali. In attacco il solo Berbatov.
Ian Holloway schiera una formazione d’attacco, giocandosi il tutto per tutto. Le chiavi del gioco sono affidate al capitano Charlie Adam, mentre la coppia d’attacco è composta da DJ Campbell e Taylor-Fletcher.
Partono forte gli ospiti che, dopo appena 24 secondi, hanno con Southern una grande occasione. Charlie Adam si inserisce bene dalla sinistra e mette dentro un pallone d’oro che, però, Southern calcia a lato da pochi metri. Al 3° risponde lo United: Berbatov, dopo aver controllato ottimamente un difficile pallone in area di rigore, serve al limite dell’area l’accorrente Rafael. Il brasiliano lascia partire un tiro di controbalzo che, però, viene bloccato in due tempi da Gilks.
Passano altri due minuti ed il Blackpool si rende pericoloso per la seconda volta. Adam mette un altro interessante pallone dalla sinistra, ma Taylor-Fletcher sfiora soltanto il contatto con il pallone ed il cross si perde sul fondo.
Lo United risponde subito e, dopo qualche minuto, si vede negato il goal soltanto da un ottimo riflesso di Gilks su un tiro ravvicinato di Berbatov.
Al 20° minuto, però, gli uomini di Ferguson riescono a sbloccare la gara e a passare in vantaggio.
Berbatov serve in area Park Ji Sung che, approfittando anche dell’incertezza del proprio marcatore, supera con un tocco morbido il portiere e firma l’1-0. Ottavo centro stagionale per il sudcoreano, a coronamento di una stagione eccezionale.
Al 29° Charlie Adam, calciando verso la porta da centrocampo, prova a sorprendere van der Sar ma il pallone termina alto.
Un minuto più tardi, invece, è ancora un grande intervento di Gilks negare il goal a Berbatov, bravo a divincolarsi dentro l’area avversaria ma sfortunato sulla propria conclusione. Al 35°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Anderson spedisce il pallone sul fondo con una bruttissima conclusione.
Quattro minuti dopo, al 39°, gli ospiti riequilibrano il punteggio con un goal su punizione di Charlie Adam. Il capitano dei Seasiders calcia benissimo ed il pallone, dopo aver colpito il palo interno alla sinistra di van der Sar, si infila in rete.
Si va, dunque, all’intervallo dopo un paio di minuti di recupero sul risultato di 1-1.
Nella ripresa lo United si presenta in campo con una novità: fuori Chris Smalling e dentro Rafael da Silva.
Il Blackpool parte forte e, dopo pochi minuti, conquista un’altra punizione vicino al limite dell’area, ma stavolta van der Sar respinge in angolo la potente conclusione di Charlie Adam.
Il goal del vantaggio ospite, però, arriva al 56°. Vaughan, raccogliendo una respinta della difesa, è abilissimo ad inserirsi in area di rigore e, dopo uno scambio con Puncheon, serve l’assist vincente a Taylor Fletcher. Palo -goal e punteggio di 2-1 in favore degli ospiti.
Ma, dopo appena sei minuti, lo United pareggia con Anderson. Park serve un ottimo assist al brasiliano che, calciando di prima con il sinistro, batte l’incolpevole Gilks. 2-2 al 62° e gara scoppiettante.
Pochi secondi dopo il goal, lo stesso Park lascia il campo per far posto a Michael Owen.
Un minuto più tardi, invece, il Blackpool riesce a salvarsi con un grande riflesso di Gilks su un colpo di testa ravvicinato di Berbatov.
Al 73°, dopo una buona occasione sciupata da Nani un minuto prima, arriva il goal che chiude le speranze di salvezza del Blackpool. Smalling effettua un cross basso dalla destra ed Evatt, nel tentativo di anticipare Owen, spedisce nella propria porta il pallone e regala il goal del 3-2 al Manchester United.
Quattro minuti dopo, lo stesso Evatt ha una grande occasione per farsi perdonare ma van der Sar è bravissimo a fermarlo in un’uscita.
All’80° arriva il goal che chiude, definitivamente, i conti: Anderson lancia con uno splendido assist Owen a tu per tu con il portiere, il numero 7 dei Red Devils non fallisce e mette dentro il goal del definitivo 4-2.
Nel finale gli ospiti vanno vicinissimo al goal del 4-3 con Ormerod, mentre Berbatov sciupa un’altra buona occasione per conquistare (in solitario) il titolo di capocannoniere della Premier League.
United che chiude, dunque, in festa il campionato dello storico 19esimo titolo e che ha incoronato i Red Devils come squadra più titolata d’Inghilterra. Giornata amara, invece, per il Blackpool. Gli uomini di Ian Holloway, nonostante una buonissima stagione ed una prestazione odierna più che valida, retrocedono insieme a West Ham United (retrocesso già dal precedente turno, dopo la sconfitta subita in rimonta dal Wigan) e Birmingham City (sconfitto dal Tottenham Hotspur per 2-1). Si salvano, invece, Wigan Athletic (vittorioso per 1-0 sul terreno dello Stoke City) e Wolverhampton Wanderers (sconfitti in casa dal Blackburn, ma salvi per le sconfitte di Blackpool e Birmingham).
L’ANALISI
Ferguson ha mandato in campo una formazione, solo in parte, dettata dal turn-over ed ha dato spazio a diversi titolari come van der Sar, Vidić, Evra, Fletcher, Nani e Park. La squadra ha rischiato un po’ in determinate fasi dell’incontro, complice la foga agonistica del Blackpool, ma ha disputato un’ottima gara nel complesso. Il goal del 2-2 ha ridato in mano l’incontro ai Red Devils, che nella ripresa avevano subito il vantaggio ospite.
Infine, sono giunti i due momenti più attesi della giornata: il tributo di Ferguson e del pubblico ad un commosso Edwin van der Sar, oggi capitano, e la premiazione per la vittoria della Premier League 2010/2011. Fra sei giorni ci attende la finalissima di Champions League contro il Barcelona, ma è giusto dare spazio alla vittoria del campionato perché arrivata sotto lo scetticismo generale (specie ad inizio stagione). Questo titolo ci rende il club più titolato d’Inghilterra, a coronamento anche di altri due record nazionali (maggior numero di trofei in merito all’FA Cup e al Community Shield), e consacra, ancora di più, le splendide carriere di leggende come Ryan Giggs (12esima Premier League conquistata), come Paul Scholes e come Edwin van der Sar. I tre, soprattutto il gallese e l’olandese, hanno avuto un ruolo chiave anche nella conquista di questo campionato e nella cavalcata in Champions League. Questo titolo, fra l’altro, premia anche l’immenso contributo offerto dal capitano Nemanja Vidić, dei giovani e neo-arrivati Chris Smalling e Javier Chicharito Hernández, del rinato Berbatov (protagonista nella prima parte di stagione, nonché autore di ottime prove in momenti decisivi), dei gemelli Fábio e Rafael Pereira da Silva, di un ritrovato Anderson e dell’ottimo Fletcher, della scommessa vinta di Valencia, dell’esplosione di Nani (nominato giocatore dell’anno dello United) e di Wayne Rooney. Sembrerebbe scontato il nome di quest’ultimo fra i protagonisti, ma non per chi, come me e come molti altri Red Devils, hanno vissuto il suo travagliato inizio di stagione (probabilmente, dettato dal Mondiale incolore dello scorso anno e dai noti problemi con la moglie) e la sua, iniziale, voglia di lasciare il club. Nel mese di Ottobre si era, quasi, arrivati alla rottura definitiva ma la mediazione di Ferguson ed un’accurata riflessione dello stesso Rooney hanno evitato un divorzio molto doloroso. Il numero 10 dovrà ancora fare parecchia strada per farsi perdonare a livello umano, almeno a titolo personale, ma ha riconquistato la fiducia di noi tifosi in merito al lato tecnico e speriamo, di cuore, che fra 5 giorni possa consacrarsi definitivamente anche a livello europeo e mondiale.
L’ultimo, non per ordine d’importanza, ringraziamento va all’ennesimo ed ineccepibile lavoro effettuato da Sir Alex Ferguson. La perdita, due anni fa, di elementi come Cristiano Ronaldo e Carlos Tévez sembrava impossibile da colmare in breve tempo. Invece, il Mago Scozzese ha avuto ancora ragione ed i giocatori da lui voluti come “eredi” dei due illustri partenti (Valencia, Owen, Smalling, Hernández) e quelli sui quali ha voluto continuare a puntare, nonostante lo scetticismo generale, (Berbatov ed Anderson su tutti) hanno saputo colmare il gap che si era creato con le due partenze elencate. Adesso, a distanza di due anni, ci ritroviamo di nuovo sul tetto d’Inghilterra e, ancora una volta, la grande possibilità di mettere in bacheca la quarta Coppa dei Campioni della nostra storia. Il teatro sarà Wembley, proprio lo stesso teatro che ci vide alzare la prima nel lontano 1968, e l’avversario sarà, come nella triste notte di Roma di due anni fa, proprio il Barcelona.
Appuntamento a Sabato, ore 20.45 per la storia. GO RED DEVILS!
IL TABELLINO
Manchester United 4-2 Blackpool (FA Premier League) – Analisi e cronaca
Manchester United FC 4-2 Blackpool FC
Manchester United:
1 Edwin van der Sar [C]; 21 Rafael da Silva (45°, 12 Chris Smalling), 23 Jonathan Evans, 15 Nemanja Vidić (83°, 10 Wayne Rooney), 3 Patrice Evra; 17 Nani, 24 Darren Fletcher, 18 Paul Scholes, 8 Anderson, 13 Park Ji-Sung (62°, 7 Michael Owen); 9 Dimitar Berbatov.
Allenatore: Sir Alex Ferguson
Blackpool:
21 Matthew Gilks; 5 Neal Eardley, 6 Ian Evatt, 15 Alex Baptiste, 3 Stephen Crainey; 4 Keith Southern (86°, 10 Brett Ormerod), 26 Charlie Adam [C], 11 David Vaughan; 12 Gary Taylor-Fletcher (75°, 16 Luke Varney), 39 DJ Campbell, 42 Jason Puncheon (75°, 23 Matt Phillips).
Allenatore: Ian Holloway
Marcatori: 20° Park Ji-Sung [MU], 39° Charlie Adam [B], 56° Gary Taylor-Fletcher [B], 62° Anderson [MU], 73° Ian Evatt (Autogoal) [MU], 80° Michael Owen [MU].
Arbitro: Mike Dean
STATISTICHE
20 Tiri totali 15
7 Tiri nello specchio 4
13 Tiri fuori 11
8 Calci d’angolo 8
59 Possesso (%) 41
9 Falli commessi 6
2 Cartellino giallo 1
0 Cartellino rosso 0
38° Turno di FA Premier League 2010/2011, Domenica 22 Maggio 2011, Old Trafford (Manchester, United Kingdom).